Da quando il Governo Prodi è caduto, diversi accessi a questo blog sono dovuti a ricerche su internet riguardanti i governi tecnici o istituzionali. Da qui l’idea di rendermi utile tentando di fare un po’ di chiarezza su questi termini, spiegando chi dovrebbe formare questi tipi di governo.
Iniziamo dicendo che i governi “di transizione” – che servono, cioè, a portare a termine la legislatura – hanno lo scopo di risolvere i problemi di governabilità che si presentano dopo le elezioni o anche a legislatura già iniziata. Possono essere di tre tipi (o, almeno, io ne conosco solo tre): tecnico, istituzionale o di larghe intese. I primi due, se non sbaglio, possono essere detti “governi del Presidente”, perché rispondono del loro operato al Presidente della Repubblica, non essendo espressione di elezioni politiche. La dicitura “governo di responsabilità nazionale”, invece, non so cosa indichi di preciso.
Iniziamo dal primo, il governo tecnico: è un governo in cui il Presidente del Consiglio e gran parte dei suoi ministri non appartengono a partiti politici, al contrario sono scelti esclusivamente per le loro competenze. Finora l’unico governo tecnico della storia repubblicana è stato quello presieduto da Lamberto Dini dal ’95 al ’96.
Il governo istituzionale, invece, è un governo il cui Presidente ricopriva, prima dell’incarico, un’altra carica istituzionale. In genere è il Presidente del Senato o il Presidente della Camera (rispettivamente seconda e terza carica dello Stato), ma credo sia possibile che l’incarico lo riceva anche il Presidente della Corte Costituzionale (quinta carica dello Stato) o, che so, il Presidente del Consiglio di Stato o il Presidente della Corte dei Conti. Tra l’altro, il Governatore della Banca d’Italia è considerata carica dello Stato, quindi non so dire se il Governo Ciampi (dal ’93 al ’94) sia da considerare tecnico (per le sue competenze in campo economico – finanziario) o istituzionale (per il ruolo che ricopriva prima di diventare Presidente).
Il governo di larghe intese, infine, è un governo in cui i partiti, visti i risultati delle elezioni politiche, decidono di formare un governo con membri di tutti gli schieramenti politici. Credo che i primi tre governi di De Gasperi possano essere definiti di larghe intese, ma comunque l’esempio che abbiamo tutti sott’occhio è il governo di Angela Merkel.